"Mediazioni interculturali nell’area metropolitana di Roma: sistemi e sperimentazioni"

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Si è concluso nel mese di agosto 2014 il progetto ‘Mediazioni interculturali nell’area metropolitana di Roma: sistemi e sperimentazioni’ cofinanziato dal Ministero dell'Interno e dal Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi dell'Unione Europea (FEI 2012 – Azione 5 Mediazione interculturale – Servizi di mediazione e promozione della didattica interculturale). I risultati del progetto sono stati illustratoi martedì 10 giugno 2014 a Palazzo Valentini nell'ambito delle iniziative organizzate dalla Prefettura di Roma per la presentazione complessiva dei progetti FEI del territorio, e poi nel pomeriggio in un incontro del partneriato con la delegazione del progetto "Library. I love it!', finanziato dal programma Grundtvig- LLP.

Il Dipartimento Cultura sport e tempo libero, Ufficio Rete Biblioteche - Biblioteca provinciale di Roma e Sistema Bibliotecarioin collaborazione con l'Ufficio Europa, ha partecipato al progetto "Mediazioni interculturali nell'area metropolitana di Roma" che ha come Capofila l'Associazione C.R.E.A. (Centro Ricerche e Attività, con sede a Palestrina); i partners sono l'Azienda Unità sanitaria locale RMH e il Comune di Ardea. Vi sono poi alcuni Soci aderenti: Municipio Roma IX, Istituti Comprensivi di Ardea (Ardea II, Ardea III, Via della Tecnica, Via Laurentina 710, Indro Montanelli); inoltre, su invito del Dipartimento Cultura, con adesione dei rispettivi Comuni, le biblioteche di Anzio, Fiumicino, Lanuvio, Santa Marinella, le prime 3 già incluse nella rete delle ‘Biblioteche del Mondo’ promossa dal Sistema bibliotecario provinciale.
Nelle biblioteche di Anzio, Fiumicino, Lanuvio, Santa Marinella sono stati presenti Mediatori Interculturali in giorni/orari strutturati, per l’attivazione di uno 'sportello' di prima informazione sui servizi territoriali (quick reference point), per offrire orientamento alla consultazione dello ‘scaffale multiculturale’ e in generale ai servizi della biblioteca e inoltre per favorire l'organizzazione e la fruizione di proposte mirate alla condivisione delle culture e delle tradizioni dei popoli attraverso attività specifiche che sono state realizzate anche al di fuori delle biblioteche, con l'obiettivo di incontrare le esigenze presenti sul territorio e di collaborare con gli altri servizi territoriali.
 
Il progetto ha avuto la finalità di offrire la mediazione interculturale, come strumento cardine per generare un modello di orientamento territoriale tale da favorire l’appropriazione del territorio da parte dei migranti, la corretta fruzione dei servizi e la riduzione delle disuguaglianze, per render effettivo l'esercizio dei diritti di cittadinanza. Si si è facilitato l’accesso diretto dei migranti attraverso la creazione di reti di servizi e l’individuazione di punti di snodo delle stesse, promuovendo l'apertura e l'interazione tra i servizi locali: scuola, servizi culturali, sociosanitari e municipali. 
 
La mediazione è stata intesa come un processo di supporto all’integrazione fra la società di accoglienza e i residenti stranieri, facilitata da professionisti ma anche attivata con processi di cambiamento interni alle istituzioni e agli organismi sociali esistenti. Gli obiettivi specifici: individuare percorsi di accoglienza che favoriscano il dialogo interculturale e la promozione della cittadinanza attiva; sostenere il personale scolastico nell’acquisizione di competenze interculturali nella didattica e nella relazione con alunni e famiglie stranieri; sostenere gli operatori dei servizi socio-sanitari nell’erogare il proprio servizio di prevenzione e cura alle donne-madri immigrate; promuovere il ruolo attivo degli stranieri in qualità di agenti di dialogo ed erogatori di servizi di mediazione. Le principali aree di attività: a) Mediazione interculturale presso i serivizi municipali, sanitari, scolastici e bibliotecari; b) Accompagnamento e aggiornamento professionale degli operatori dei servizi; c) Attivazione di agenti di dialogo per la promozione della conoscenza dei servizi e della cultura della salute presso comunità straniere.

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