"Formiggini è un editore: saprà anche scrivere?"
Angelo Fortunato Formiggini è stato editore, scrittore, bibliografo. Nato nel 1878 a Collegara, presso Modena, da una famiglia di origini ebraiche, morì suicida nel 1938, nell’ambito delle vicende che seguirono la promulgazione delle Leggi Razziali.
Laureatosi in giurisprudenza e poi in filosofia, fondò una casa editrice con sede inizialmente a Modena e poi a Roma. Nel 1918 diede vita alla rivista “L’Italia che scrive” (ICS), un progetto editoriale finalizzato a “mettere sotto gli occhi di coloro che leggono una bibliografia fresca, sistematica e vivace della produzione italiana”; la rivista recensì ben 13.124 libri. Nel 1922 inaugurò a Roma, a Palazzo Doria, la “Biblioteca circolante dell'ICS”, per mettere a disposizione, soprattutto della classe media, il numerosissimo materiale ricevuto per le recensioni. Una biblioteca “democratica”, intesa quasi come servizio pubblico, per promuovere la lettura e far circolare le idee. Alla fine del 1936, per sopraggiunti problemi politici ed economici, Formiggini fu costretto a cederla; la rilevò Alfredo Fioroni.
Le Leggi Razziali gli negarono il diritto di appartenere alla comunità nazionale e di parlare attraverso le sue edizioni e le sue riviste. Dopo tanto impegno come editore e come promotore culturale, il 29 novembre 1938 si gettò dalla torre del duomo di Modena. Il regime impose i funerali in forma strettamente privata.
La Biblioteca istituzionale della Città metropolitana di Roma Capitale conserva -con orgoglio- tre volumi che, in modo diverso, testimoniano la sua intensa attività di autore, editore, promotore e diffusore di cultura:
1) A.F. Formiggini, La ficozza filosofica del fascismo. Seconda edizione ritoccata e allargata con un buon paio di appendici e con fregi e disegni di diversi Autori, Roma, Formiggini, 1924.
L’opera rappresenta un primo vero attacco al regime, un libro coraggioso e ricco di sottile ironia, un “pirotecnico pamphlet”, afferma Luciano Canfora, indirizzato contro Giovanni Gentile, ficozza (ossia bernoccolo) filosofica del fascismo. Da notare la bella copertina dell’artista Adolfo de Carolis, rappresentante dell’Art Nouveau.
La nostra biblioteca acquistò un esemplare di quest’opera nel 1959.
2) B. Mussolini, Battaglie giornalistiche, a cura di Alberto Malatesta, (Polemiche), Roma, Formiggini, 1927.
Costituisce il primo volume della collana "Polemiche".
La nostra biblioteca acquistò un esemplare di quest’opera nel 1958.
3) H. Bordeaux, L’air de Rome et de la mer, Paris, Plon, 1938.
Un esemplare di quest’opera venne acquisito dalla nostra biblioteca nel 1966.
Sulla copertina in cartone verde, campeggia una bella etichetta illustrata (cm. 9,30x8,70) recante la scritta: Biblioteca Circolante “Formiggini”. Roma - Via della Fede 6 (Palazzo Doria). Tel.64087. L’illustrazione rappresenta un busto di Minerva su cui poggia un libro aperto, con una frase in latino di Plinio il Vecchio e una in francese; inoltre, tre api, un gufo e vari libri, qualcuno con segnature sul dorso.
All’interno dell’esemplare, altri contrassegni della Biblioteca circolante:
· tre timbri rettangolari (cm 5,00x4,00), a forma di libro;
· Regolamento (orari, modalità di prestito) su foglio verde;
· fascetta azzurra applicata in obliquo con avvertenza sulla conservazione del libro.
La copia, che presenta sul dorso e all’interno anche il n. 6533 impresso con timbro numerico a inchiostro, appartenne alla Biblioteca circolante “Formiggini”, ma presumibilmente a quella di Alfredo Fioroni, come testimoniano la data di stampa dell’opera e alcuni altri dettagli (modifica della toponomastica romana, indirizzo, tipologia di timbro, ecc.)
Per approfondimenti:
V. Ponzani, Dalla "filosofia del ridere" alla promozione del libro. La Biblioteca circolante di A. F. Formiggini (Roma 1922-1938), Settegiorni, 2017
E. Pederzoli, L'arte di farsi conoscere. Formiggini e la diffusione del libro e della cultura italiana nel mondo, AIB, 2019