Il giorno di Natale

 Quattordici colpi di cannone da Castel Sant’Angelo salutavano il giorno di Natale che, dopo la solenne messa celebrata dal Papa, prevedeva il grande pranzo a base di brodo di gallina e cappelletti (ripieni di carne di gallinaccio, midollo, carne di maiale, parmigiano, noce moscata e rosso d'uovo), cappone, salsicce e un numero infinito di portate a base di carne, formaggi, salumi, e dolci, innaffiati con la "Romanella", il tipico vino dlce di Grottaferrata o la "Marinella" se di Marino. Altrimenti con i dolci stava bene anche il Cannellino di Frascati o il classico rosso di Olevano.
Il pomeriggio proseguiva in famiglia con tombolate e giochi o con passeggiate ristoratrici e, per i più abbienti, assistendo a spettacoli teatrali e più tardi andando al cinema, come ancora oggi avviene in molte famiglie.
 
E i regali? Li portava la befana ma questa è un’altra storia che racconteremo a breve…
 
 
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Galleria fotografica: 
"Cinema e Natale", in Vita Roma, anno II, n. 12(1954), p. 38
"Villa Pamphili", in Roma Oggi, anno XI,  10-11-12 (1970), p. 11
"Villa Ada",  in Roma Oggi, anno XI,  10-11-12 (1970), p. 10
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