Sophia Peabody Hawtorne, Diario Romano, a cura di Michela Alessandroni e Mariachiara Catillo, collana Windy Moors, Flower-ed 2025
"Sophia Peabody non fu solo la moglie del celebre romanziere Nathaniel Hawthorne, ma anche un’artista di successo e una pioniera della scrittura di viaggio femminile. Trascorse gran parte della sua vita tra Vecchio e Nuovo Continente, registrando in numerosi diari il suo amore sconfinato per le arti e la sua profonda comprensione di luoghi e culture lontane.
Nel 1858 coronò il sogno di visitare Roma: a lungo vagheggiata, rappresentava l’apoteosi della bellezza, la sintesi della perfezione artistica a cui lo spirito di Sophia anelava da sempre. Nel diario del soggiorno romano, che flower-ed propone in prima traduzione italiana, l’Autrice rievoca l’intensità delle sue esperienze estetiche, immortalando le impressioni suscitate dalle antiche rovine e dalle più celebri opere d’arte.
Tra itinerari storici, visite archeologiche e vedute suggestive, Sophia dipinge un quadro che cattura la grandezza di un passato mitico, ma riflette anche la decadenza di un presente scolorito. Il Diario romano, curato da Michela Alessandroni e Mariachiara Catillo, è un omaggio alla Città Eterna e un viaggio nell’anima di una donna che trovò nell’arte la chiave della propria affermazione individuale e letteraria."
(abstract)
In appendice, troviamo la traduzione integrale del capitolo V delle Notes in England and Italy, conclusione del diario di viaggio, che ci regala gli ultimi sguardi e riflessioni della scrittrice mentre si torna a Roma da Firenze e descrive il territorio nei dintorni di Campagnano e della valle del Baccano:
18 ottobre.
Partimmo da Sette Vene il 16 e arrivammo presto sull'orlo più vicino di un enorme cratere di un vulcano spento, dal diametro di diverse miglia. Al centro si trova la piccola cittadina di Baccano, così chiamata per un tempio dedicato a Bacco che un tempo sorgeva lì. [...]
Chiedemmo all'Imperatore di far fermare i cavalli sul margine esterno del cratere, così che quelli di noi all'interno della carrozza potessero scendere e osservare con un solo sguardo l'intero cerchio di montagne e l'ampia distesa della Campagna. [...] Mi parve di vedere la torre che segna il sito di Corioli, che mi fece tornare alla mente l'eroica storia di Coriolano, come la racconta Shakespeare. Cercai di individuare il luogo di Veio e di altre celebri città antiche, tutte cancellare dalla pianura dalla terribile e devastatrice mano di Roma...
Links:
[1] http://biblioteca-provinciale.provincia.roma.it/en/image/diario-romano