7 aprile - Giornata Mondiale della Salute
Nel mondo, all’incirca 350 milioni di persone sono colpite da depressione, con un incremento del 18%, dal 2005 al 2015.
Quest’anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dedica la Giornata Mondiale della Salute al tema della depressione, attraverso lo slogan ”Depressione: parliamone!”.
L’obiettivo, contrastando il pregiudizio che avvolge la malattia mentale, depressione inclusa, è quello di fare in modo che più persone possano chiedere e ricevere aiuto.
Per chi convive con questo disturbo, parlarne con qualcuno che si sente vicino, è il primo passo per la soluzione del disagio, attraverso un percorso terapeutico come anche leggere e conoscere le storie e i racconti di altri.
Un libro infatti può essere d’aiuto per affrontare difficoltà come ansia, depressione e malinconia.
Sì, un libro!
Certo la lettura non sarà sufficiente per guarire, ma è sicuramente un mezzo utile per comprendere il problema, iniziare a guardarsi dentro, riflettere sulla propria vita, diventare consapevoli delle proprie difficoltà e poi se si ritiene sia la cosa giusta, intraprendere il cammino per la guarigione.
La biblioterapia è un vero e proprio antidoto al male di vivere; assumendo dosi di situazioni e possibilità, le parole placano i nostri dolori e lasciano una traccia, che durerà per sempre.
Biblioterapia : “Medicina per l’anima”
Tekin Latife, Cara spudorata morte, Giunti Barbera, Firenze,1988.
[Bibl. CMRC Cons 894 TEK]
Si snoda dolcemente, come quello di una moderna cantastorie, il racconto di Latife
Tekin, della sua infanzia, della sua famiglia.
La figura materna, Atiye, emerge come punto di riferimento e coesione, soprattutto, quando da un villaggio dell’Anatolia, la famiglia si trasferisce a Istanbul, vivendo con dolore lo sradicamento delle proprie origini.
Atiye è la tradizione, il potere della tradizione e l’autrice farà proprio il suo sapere.
Nuzzo Diego, Come se non fosse successo niente, Rogiosi Editore, 2014.
[Bibl. CMRC I 1210]
Il romanzo si sviluppa intorno ad una piccola libreria, gestita da due donne che parlano molto tra loro, ad edizioni di pregio, a libri affidati all’imprevedibilità del bookcrossing.
E’ l’intreccio di storie di luoghi e di persone che hanno una passione in comune: i libri e la lettura.
Condè Maryse, Io, Tituba strega nera di Salem, Giunti, Firenze, 1992.
[Bibl. CMRC Cons 843 COND ]
La “caccia alle streghe”, che nel 1692 sconvolge la comunità puritana di Salem, è uno degli episodi salienti della storia e della cultura americana.
Tituba viene dalle Antille, il suo colore della pelle, la conoscenza dei poteri della natura, le pratiche rituali a cui ricorre, per proteggersi dal mondo avverso dei puritani, accendono l’odio della comunità bianca, che individua nella giovane schiava caraibica, la prima istigatrice dei malefici e dei riti satanici che hanno corrotto molti abitanti.
La giovane muore durante il sogno irraggiungibile del riscatto finale, una grande rivolta degli schiavi, ma il suo spirito farà ritorno nei luoghi amati, libero nella natura.
Sereni Chiara, Manicomio primavera, Giunti Barbera, Firenze, 1989.
[Bibl. CMRC Cons 853 SER]
Per le donne di Chiara Saraceni, prive di certezze, perché dopo lo spazio imprevisto, l’emozione esemplare, niente sarà più come prima, le azioni quotidiane assumono l’importanza di una scelta, di una risposta, aggrappate come sono a un linguaggio elementare, dove i gesti contano più delle parole.
Zevin Gabriella, La misura della felicità, Editrice NORD s.u.r.l., 2014.
[Bibl. CMRC I 1203]
A.J. Fikry è un vedovo scontroso e irascibile, stanco della piccola isola in cui vive e disgustato ormai dal suo lavoro di libraio.
L’incontro con una bambina, nella sua libreria, gli cambierà l'esistenza: non solo scoprirà la gioia di essere padre ma riassaporerà il piacere di essere libraio.
Il romanzo è una chiara dichiarazione di amore per la vita e per le sorprese che ci riserva, ma anche per i libri e la lettura.
Condividendo un libro, mettiamo in comune una parte di noi.
Peyrot Bruna, Oltre le nuvole. Storia di una curatrice d’anime, Giunti, Firenze,1994.
[Bibl. CMRC Cons 853 PEY]]
Una curatrice di anime, un’attenta curatrice di anime, ultima erede di un sapere contadino e dei suoi rituali, che conserva con riguardo.
Cura con le mani chi è dilaniato dalla propria vita, ridà fiducia, con calore e dolcezza.
Non è né una maga né una pazza e questo libro ”in tutta semplicità è solo la storia di una donna”, come afferma l’autrice.
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