François Auguste René de Chateaubriand e la luce della Sabina

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Tra il 1803 e il 1804, François Auguste René de Chateaubriand (1768-1848) nominato segretario d'ambasciata a Roma, compì il suo primo viaggio in Italia. La struggente bellezza del paesaggio italiano ed il fascino delle rovine della campagna romana inondate da un’incomparabile luce, vennero descritte con commozione colma di accenti malinconici ed uno stile carico di suggestioni. Tra le pagine più rappresentative delle Memorie d'Oltretomba pubblicate nel 1849, vi è la passeggiata notturna al chiaro di luna che lo scrittore compì nella campagna vicino Roma nella notte del 1 giugno del 1833:

Che meraviglia questa notte nella campagna romana! La luna sorge dietro la Sabina per guardare il mare; lei fa uscire dalle tenebre diafane le cime di cenere blu di Albano, le linee più distanti e meno gravi del Soratte. Il lungo canale dei vecchi acquedotti lascia sfuggire poche gocciole della sua onda attraverso i muschi, le aquilegie, i chiodi di garofano, e unisce le montagne alle mura della città: piantati gli uni sulle altre, i portici ariosi, tagliando il cielo, accompagnano nell'aria il torrente delle età e il corso dei ruscelli.

Le memorie del suo primo viaggio italiano furono raccolte in un unico volume nel 1827 dallo stesso Chateaubriand sotto il titolo di Voyage en Italie: sono quattro epistole di cui una delle quali al suo amico Fontanes ove descrive con parole poetiche e cariche di ammirazione il paesaggio naturale e artistico del territorio intorno a Roma che durante il suo viaggio in Italia ebbe modo di conoscere e apprezzare:

Niente è paragonabile per bellezza alle linee dell'orizzonte romano, alla dolce inclinazione dei piani, ai contorni soavi ed elusivi delle montagne che lo terminano. Spesso le valli della campagna assumono la forma di un'arena, di un circo [...]. Le ombre non sono mai pesanti e nere; non ci sono masse così scure di rocce e fogliame, nelle quali non si insinui sempre un pò di luce.

Attraverso la sua sensibilità di umanista erudito precursore del Romanticismo ed il suo stile personale ed interiore, riuscì a restituire magia alla bellezza luminosa della terra dei Sabini e dell’antico Lazio.

Chateaubriand è animato da buona disposizione, apprezza le strade, gli alberghi, le case e persino la pulizia dei bambini, che fanno il bagno nei ruscelli di acqua limpida, mentre le mamme lavano la biancheria. Anche la campagna romana incolta, sterile, senza alberi, senza uccelli, senza contadini, appare orribile solo agli occhi dell'economista, ma l'occhio dell' artista, del poeta, del filosofo - dice Chateaubriand nella lettera a Fontanes - non desidererebbe che fosse altrimenti (cit. Stefano Malatesta).

 

 

François-René de Chateaubriand, Memorie d'oltretomba, Torino, Einaudi, 2015

 

 

Si trova in:

Ceprano - Biblioteca Comunale (4)

Frosinone - Biblioteca Comunale Turriziani (3)

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Viterbo - Consorzio Biblioteche Anselmi e Ardenti (2)

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Acuto - Biblioteca Comunale (1)

Cori - Biblioteca Comunale (1)

Campagnano -Biblioteca Comunale (1)

Trevignano Romano - Biblioteca Comunale (1)

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Civita Castellana - Biblioteca Comunale (1)

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Atina-Fr - Biblioteca Comunale (1)

Tivoli - Biblioteca Comunale (1)

Castel Madama - Biblioteca Comunale (1)

Pomezia - Biblioteca Comunale (1)

Monterotondo - Biblioteca Comunale (1)

  

 

François-René de Chateaubriand, Viaggio in Italia : 1803-1804, Lanciano, Carabba, 1931.

 

Si trova in:

Latina - Biblioteca Comunale Aldo Manuzio

Veroli - Biblioteca Comunale

 

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