Maggio dei Libri 2020. “Paesaggio metropolitano: itinerari di storia, arte e natura". Volumi, stampe, incisioni, fotografie, film, documentari del territorio metropolitano

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  Il Maggio dei Libri è la Campagna Nazionale, nata nel 2011 a cura del Centro per il Libro e la Lettura del MiBACT, con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura nella crescita personale, culturale e civile.

 

 

La Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico partecipano con un percorso di lettura dedicato ad uno dei tre filoni individuati quest’anno, nell'ambito del tema "Se leggo scopro", ovvero "Il mondo fuori di me".
Attraverso volumi significativi del proprio patrimonio documentario, la Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico aprono "virtualmente" le porte, (ri)svelando le ricchezze storico-artistiche e naturalistiche del territorio metropolitano, invitando i propri lettori ad un percorso di lettura momentaneamente al di fuori della sede abituale, arricchito da contributi multimediali,  archivi online in questi giorni di chiusura, dovuti all’emergenza sanitaria. Una chiusura che apre invece molteplici scenari e opportunità di condivisione di contenuti culturali digitali.
  
Paesaggio metropolitano: itinerari di storia, arte e natura.
Attraversato dal Tevere e dall’Aniene, il territorio alterna zone verdi pianeggianti a fasce collinari vulcaniche, i cui crateri sono diventati laghi. Sulle catene montuose appenniniche e preappenniniche troviamo arroccati antichi borghi, che conservano con tenacia, la memoria di epoche passate.
Lungo la costa, chilometri di spiaggia bassa e sabbiosa si susseguono, con l’eccezione della zona rocciosa di Capo Linaro, le acque del mare ci parlano ancora di storia, di storie: vicende realmente accadute e lontane leggende.
Parchi, riserve naturali, oasi e aree protette preservano il patrimonio arboreo e faunistico, purtroppo solo un ricordo dell'immensa selva che era il Lazio antico, quando sulle sue coste approdò Enea:
 
E qui Enea grande, dal mare, un bosco divino
avvista. Nel mezzo, il Tevere con l'amena corrente,
a mulinelli rapidi, biondo di molta arena, prorompe
in mare. E sopra e all'intorno, variopinti gli uccelli
avvezzi alle rive e al greto dei fiumi col canto
accarezzavano l'aria e per il bosco volavano
 
Virgilio; Eneide l. VII 29-34, (trad. Calzecchi Onesti)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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