Maggio dei Libri 2021: Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu e Monteporzio Catone

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Dagli inizi del Seicento, sulla scia di Papa Urbano VIII, la nobiltà romana cominciò a trasferirsi per la villeggiatura nelle dimore di campagna alle porte della Capitale. Fu così che i Colli Albani divennero meta turistica per le scampagnate dell'aristocrazia.

Oltre ad essi vi soggiornarono viaggiatori, scrittori, nobili stranieri, artisti e pensatori. Tra questi Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu, meglio noto come Montesquieu (1689 – 1755), filosofo, giurista, storico, politico, uno dei maggiori esponenti dell'illuminismo francese. Il barone, per completare la propria formazione intellettuale, intraprese il Voyage en Italie e visitò i Castelli nel 1729: Frascati, Castel Gandolfo, Genzano, Ariccia, Albano ed il Convento dei Cappuccini, dove rimase incantato "dalla prospettiva stupenda" del paesaggio.

Così Montesquieu definisce i Castelli:

Il 1° giugno 1729 sono stato a Monte Porzio, villaggio che appartiene al principe Borghese. Là era la casa di Porcio Catone, che discendeva da una famiglia originaria di Tuscolo. Quando Annibale venne ad accamparsi in quei paraggi, Catone fece pubblicare che se qualcuno avesse voluto vendere le terre su cui era accampato Annibale, egli le avrebbe comprate al prezzo dell’anno prima. Nel villaggio c’è una chiesetta molto bella, d’un’ottima architettura. Il quadro dell’altar maggiore è bellissimo. Di là si vede tutta la campagna romana, ad ovest e a settentrione, fino alla catena di montagne dove abitavano i Sabini; si vede Tivoli o Tibur, Palestrina o Preneste; verso il declivio dei colli, a settentrione, si vede il Monte Soratte, ed altri villaggi. Il vino è ottimo. La pianura fra Monte Porzio e i colli di fronte è assai malsana d’estate, anche ai piedi del colle di Monte Porzio e delle altre località vicine. Si vede che le esalazioni non possono arrivare all’altezza di Monte Porzio, di Preneste e di Tivoli. Colonna è su un colle meno elevato, e perciò l’aria è meno pura. Vicino a Monte Porzio, a 2 miglia, c’è un altro villaggio che dipende dal principe Borghese, chiamato Monte Compatri. Il colle su cui si trova è ancora più alto di Monte Porzio[...]

[...]Tutto il paese che ho descritto, fra Tivoli, Frascati e Palestrina è migliore è più ricco di quello che ho visto da Firenze a Roma, e da Roma a Napoli, senza paragone. I villagi sono più frequenti, popolati, ben costruiti; belle strade, chiese ben fatte; e soprattutto una gran quantità di bambini. Una contrada assai fortunata, specie fra Monte Porzio e Genzano, una zona di 11 miglia circa, veramente molto bella: Monte Porzio, Frascati, Marino, Castel Gandolfo, Albano, Ariccia e Genzano. "

  •  Charles-Louis de Secondat, baron de la Brède et de Montesquieu, Viaggio in Italia, Bari, Laterza 1995
 
 

Immagini:

J. L. P. Coignet, “Monte Porcio, près Frascati”, in  Vues Pittoresques de l’Italie, dessinée d’aprés nature par M. Coignet, a Paris, 1825

 

BIBL CMRC G.F. A4

 

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