Maggio dei Libri 2121. Johann Wolfgang Goethe

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 Tra il 1786 e il 1788 Johan Wolfgang von Goethe (1749 - 1832), letterato, scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, visita il nostro Paese e se ne innamora perdutamente. Le sue testimonianze e le sue impressioni sono raccolte nelle pagine del suo romanzo epistolare Viaggio in Italia che rappresenta, nell'immaginario collettivo, il resoconto più appassionato di quel Grand Tour che tanti altri viaggiatori, prima e dopo di lui, hanno affrontato per poter perfezionare la loro formazione. Ma l’intenzione di Goethe nel compiere quel viaggio non è culturale, bensì di ricerca di una creatività soffocata dalla fama e dall'incarico di ministro di Weimar.

Ad un certo punto della sua vita Goethe vuole "rinascere" e per farlo sceglie l'Italia. Visita più volte Frascati, Tivoli, Albano, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Ariccia, Genzano, Nemi, Marino e, nel frattempo, scrive Italienische Reise. La sua "rigenerazione artistica" comincia da qui, dallo spettacolo della vendemmia di Marino e dalle sfumature del lago d'Albano. La sua prosa influenzata dal suo viaggio in Italia non sarà più la stessa.

Frascati, 10 ottobre 1787: L’anno vero comincia da qui. Ottobre, i giorni della vendemmia; tutta la popolazione ne è coinvolta, associando nei campi la fatica al buon umore; l’odore delle uve pigiate si diffonde per ogni vicolo, impregnando l’aria di nuvole di moschini, vespe e calabroni. Curve dall’aurora le donne colgono i frutti dai vigneti, portati dagli uomini nei bigonci; presso l’imbrunire, i carri s’inerpicano con il loro carico lungo il ciottolato della via Tuscolana [...]Sono voluto tornare da solo in questa città, ripassare in questa locanda allegra, posta proprio accanto alla cattedrale, esattamente dall’altra parte rispetto a quella in cui ero solito risiedere. La locanda Campana è al piano terra del palazzo della famiglia Di Mattia, ha prezzi elevati ma offre buon trattamento; in quest’altra invece ci sono sempre passato volentieri durante le passeggiate cittadine. Ha un ambiente che concilia il pellegrino e lo fa ritrovare improvvisamente a casa. Buono il cibo, tipico della cucina romana, buono il vino nelle botti rimasto dall’annata precedente, buona la compagnia, schietta e allegra.

Di Castel Gandolfo scrive: Là dov’io per la prima volta in vita mia, sono stato completamente felice“ e di Ariccia racconta l'incanto di fronte al parco e alla residenza del principe Chigi: "Attraversammo Albano dopo esserci fermati, poco prima di Genzano, all’ingresso d’un parco che il proprietario, il principe Chigi, tiene in modo bizzarro; dico “tiene” non che lo mantiene; e perciò non vuol dir nemmeno che alcuno vi dia dentro un’occhiata. Quivi si sviluppa una vera selva selvaggia: alberi e arbusti, erbe e tralci crescono a loro talento, si seccano, cadono in terra e marciscono. Tutto ciò è perfettamente giusto, e tanto meglio così. Il piazzale davanti all’ingresso è bello da non potersi dire; un alto muro di cinta chiude la valle, un portone a cancellata permette uno sguardo nell’interno, poi la collna sale e sulla vetta si erge il castello. Ci sarebbe da cavarne il più grandioso dei quadri, se un vero artista vi si aggingesse […]”. Di Velletri descrive la “bellissima posizione, sopra una collina vulcanica che, collegata da altre colline solo verso nord, offre la più ampia seduta solo verso le tre altre direzioni.

 

Percorso di lettura:

 

Goethe Johann Wolfgang, Viaggio in Italia, tradotto e illustrato da Eugenio Zaniboni
Firenze G. C. Sansoni, 1948.

BIBL CMRC A 75 3

 

Chiarini Paolo (a cura di), L'invito al viaggio. Disegni di Goethe su Roma e la campagna romana, con un saggio di Cesare De Seta, Roma, Artemide, [1987]

BIBL CMRC CONS ROMA 1246

 

 

 

Immagini: James Merigot, Lake of Albano, in A select collection of views and ruins in Rome and its vicinity. Recently executed from drawings made upon the spot, Londra 1817-1819

BIBL CMRC INC II 44

Ponte sull’Aniene e Il Tevere a Valle di Roma, in Chiarini Paolo (a cura di), L'invito al viaggio. Disegni di Goethe su Roma e la campagna romana, con un saggio di Cesare De Seta, Roma, Artemide, [1987], p. 33 e 49

 BIBL CMRC CONS ROMA 1246

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