Melania Mazzucco e Santa Severa
La scrittrice Melania Mazzucco (1966) ha scelto il castello di Santa Severa come protagonista dell’incipit del suo ultimo romanzo storico “L’Architettrice”, dedicato alla figura di Plautilla Bricci o Briccia (1616 – 1705), pittrice e architetto, membro dell’Accademia di San Luca, prima donna architetto a Roma e nel mondo occidentale.
Quella che emerge fin dalle prime righe è una straordinaria figura femminile seicentesca:
"Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo, una donna non l'aveva mai fatto"
E’ una sera di febbraio del 1624 quando sulla spiaggia poco oltre Santa Severa venne rinvenuta una grossa balena:
“Calava già il buio quando una sentinella, di guardia sulla fortezza, intravide in mare – a un miglio di distanza, verso Civitavecchia – una sagoma scura […] I soldati chiamarono gli ufficiali, e gli ufficiali i superiori del comando della rocca di Santa Severa. Dipendeva, come tutte le terre circostanti, dall’Ospedale di Santo Spirito. Alla luce del nuovo giorno il mostro si rivelò una innocua balena. A memoria d’uomo, nessuna balena, prima d’allora, era mai venuta a nuotare nell’acqua del nostro mare […]”
Nella primavera dello stesso anno un padre accompagna la figlia bambina su quella stessa spiaggia dove si era arenata la creatura marina:
“strizzavo gli occhi e scrutavo l’orizzonte nella speranza di intravedere lo spruzzo di un’altra balena. Ma sul pelo dell’acqua galleggiavano solo le tartane dei pescatori di Santa Marinella e, più a largo le vele bianche di una nave diretta verso Porto Ercole.”
Quella stessa bambina visionaria e sognatrice diverrà un’artista, una misteriosa pittrice e “architettrice” nell’oscuro splendore della Roma barocca.
M.Mazzucco, L’Architettrice, Einaudi, Torino 2019