Percorso di lettura dai volumi del patrimonio: le viaggiatrici del Grand Tour

Maria,_Lady_Callcott_by_Sir_Thomas_Lawrence

 Graham Maria, "Three months passed in the mountains east of Rome, during the year 1819", London, printed for Langrom,1821.

Una viaggiatrice colta, curiosa e soprattutto amante dell’avventura, lady Maria Graham racconta il soggiorno di tre mesi, sui monti Prenestini, per osservare le condizioni di vita di alcuni paesi della campagna romana. Nei capitoli sesto e settimo descrive le imprese, gli usi e i comportamenti di una banda di briganti che proprio nel 1819, si rifugiò su quelle montagne.
 

Dionigi Marianna, "Viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno", 1809.

E’ il diario di viaggio di Marianna Candidi Dionigi, alla scoperta di un territorio, allora poco conosciuto, le città di Ferentino, Alatri, Arpino, Atina, Anagni, denominate città di Saturno.
Il racconto è corredato da tavole, realizzate dai disegni dell’autrice, che raffigurano paesaggi, piante, vedute di città, di cui esistono poche testimonianze iconografiche.
 

Knight Ellis Cornelia, "A description of Latium, or la Campagna di Roma", London, 1805.

L’autrice, curiosa e amante dell’avventura, dopo essersi soffermata a lungo a Roma, soggiorna a Castel Gandolfo ed esplora così i Castelli Romani, che descrive insieme ai suoi abitanti, con parole vivaci e colorite.
Si sofferma in modo particolare e inusuale su Genzano, soprattutto su una festa popolare in voga in quegli anni, il Saraceno, una giostra equestre con cavalli berberi, che si tiene il giorno del Santo Patrono.
 

Imperi Daniela, "Ellis e Sidney… Il viaggio d’amore nei sentieri e nei luoghi dei Castelli Romani", in Vivavoce, n. 94 (settembre 2010), pp.14-17. 

L’Italia era una tappa obbligata per i viaggi di formazione dei letterati europei, tra il XVIII e XIX secolo.
Le donne, come del resto tutti i viaggiatori del tempo, erano interessate più alle tracce storiche del  passato, ai tesori artistici che ai suoi abitanti, considerati selvaggi.
L’autrice si sofferma su due letterate atipiche, interessate a tematiche non comuni, per l’epoca: Ellis Cornelia Knight e Sidney Owson.
Ellis, dopo il classico soggiorno nella capitale visita i Castelli Romani e la sua descrizione va oltre i bei paesaggi, i monumenti, riporta soprattutto notizie sui costumi, i caratteri, le tradizioni popolari, aggiungendo le sue personali opinioni.
Colpita favorevolmente da luoghi e persone, il suo è un racconto di viaggio più completo.
Differente è l’opinione di Sidney, meglio conosciuta come Lady Morgan.
Giunta a Roma nel 1819, osserva direttamente le condizioni tristi e disperate dei territori e delle popolazioni, non perde occasione di ribadire che, ovunque, l’alleanza tra potere temporale e potere secolare produce solo distruzione e povertà. 
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