La pazzia nei comuni della provincia di Roma

La pazzia nei comuni della provincia di Roma. Proporzione di 1 a 10.000 abitanti. Ventennio 1881-1900. – Roma : Istituto Cartografico Italiano, [1905]. – Cartogramma: 37 x 35 cm.

In: Studi sulla pazzia nella provincia di Roma : confronti internazionali / Augusto Giannelli. - Roma : L.Cecchini, 1905. – 497 p.,[23] c. di tav. ; 25 cm.
BPR F 56

Il dr. Giannelli, alla data di pubblicazione medico primario nel manicomio di S.Maria della Pietà e successivamente suo direttore, dedica parte considerevole dell’opera ai “ricordi storici”, una dettagliata analisi della storia dell’ospedale a partire dalla sua fondazione. Viene ricostruita nel tempo l’evoluzione delle strutture e le trasformazioni edilizie operate nell’istituto parallelamente a quelle della sua organizzazione amministrativa, delle istituzioni e regolamenti interni, del personale addetto alla cura dei malati, del trattamento dei ricoverati.
Si ricordano i nomi dei fondatori dell’opera pia dei “poveri pazzarelli” e dei Pontefici che se ne presero cura, da Pio IV a Pio IX, che unì al Manicomio le Ville Barberini e Gabrielli al Gianicolo.
Una ricca raccolta di preziosi documenti, dalla Bolla del 1561 con cui Pio IV approva l’istituzione e gli statuti della “Compagnia dei poveri forestieri”, che accoglie anche i malati di mente, al R.D. con cui Umberto I affida in amministrazione alla Provincia di Roma il Manicomio di S.M.della Pietà, accompagna l’esposizione fino alla fine del sec.XIX.
Parte preponderante dell’opera è l’imponente lavoro di elaborazione statistica, corredata di tabelle e grafici, sull’andamento e la distribuzione della malattia mentale sul territorio provinciale.
Basandosi sui documenti dell’archivio sanitario dell’Istituto, l’autore esamina i dati relativi ai ricoveri nell’arco di 74 anni (1811-12 e 1829-900); mettendo in relazione varie tipologie morbose con una serie di parametri riferiti a sesso, età, cultura, razza, professione, condizioni climatico-ambientali, ne fornisce l’incidenza statistica per ogni comune del territorio provinciale, confrontandola con quella di altri paesi europei.
Il dato che emerge è quello di un aumento continuo e costante della follia nella provincia, e
quello di una sua diseguale distribuzione , con un minimo contributo del circondario di Civitavecchia e il massimo del circondario di Roma, e con una incidenza notevolmente diversificata per tipo di malattia.