21 aprile 2021: Natale di Roma
..veggendo Roma e l'ardua sua opra,
stupefaciensi, quando Laterano
a le cose mortali andò di sopra
Le “case” di Dante a Roma.
Vicino la basilica di San Pietro, ma sulla sponda opposta del Tevere, sorge l’Hostaria dell’Orso, palazzetto costruito in realtà nel Quattrocento, divenuto poi locanda, considerato tradizionalmente ma a torto il luogo dove soggiornò Dante.
Immagine: Ettore Roesler Franz, Albergo dell’Orso, in Roma Sparita, Roma, Danesi, 1931-1936
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Esiste poi un altro storico edificio chiamato la “Casa di Dante” a Trastevere, ma si tratta della Torre degli Anguillara, che faceva parte di un palazzo del XIII sec. concesso dal Comune di Roma nel 1921, in occasione del 600° anniversario della scomparsa di Dante all’ente culturale, fondato nel 1913 dall’allora Ministro degli Esteri Sidney Sonnino e denominato appunto “Casa di Dante in Roma”, ancora attivo con lo scopo di diffondere la conoscenza dell'opera e della figura del Poeta sia in Italia che all'estero.
Nella Divina Commedia sono molti i passi in cui viene citato il nome di Roma, ma anche accenni, a volte fugaci, a luoghi, monumenti, punti significativi della città che il poeta vide.
I riferimenti nella Divina Commedia
Ponte Elio (Ponte S. Angelo)
Nel Canto XVIII dell’Inferno, (vv. 28-33), si legge un passo riferito al Giubileo che per alcuni studiosi sembra un ricordo personale e vivido, a testimonianza della presenza diretta di Dante a Roma nel 1300:
…come i Roman per l’esserrcito molto,
l’anno del giubileo, su per lo ponte
hanno a passar la gente modo colto,
che da l’un lato tutti hanno la fronte
verso ’l castello e vanno a Santo Pietro;
da l’altra vanno verso il monte
E’ la descrizione dell’intenso traffico sul Ponte Elio, oggi Ponte Sant’Angelo, tra il versante di Castel Sant’Angelo e San Pietro e l’altra sponda, con il Monte Giordano, collinetta formata molto probabilmente dai detriti di uno scalo fluviale e all’epoca roccaforte della potente famiglia degli Orsini.
Immagine: G. B. Piranesi (1720 - 1778), Roma, Castel Sant'Angelo e ponte degli Angeli (fonte: www.culturaitalia.it , iccd S: 12-01203214-A-53, MuseiD-Italia / Raccolte di stampe. Vedute romane di Falda e Piranesi
La Pigna del Vaticano
La faccia sua mi parea lunga e grossa
come la pina di San Pietro a Roma
e a sua proporzione eran l’altre ossa
Canto XXXI dell’Inferno (vv. 58-60).
Il riferimento è alla gigantesca Pigna bronzea, risalente al II sec. d.C., appartenente alle Terme di Agrippa che darebbe il nome al rione “Pigna”. Ai tempi di Dante, era al centro del quadriportico dell'antica basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano. Oggi è presso i Musei Vaticani, nel Cortile che proprio da essa prende nome (“Cortile della Pigna”).
Aventino
Nel XXV canto dell'Inferno (vv. 25-27), invece, il Poeta, incontra tra i ladri Caco, il centauro, che, secondo la leggenda abitava in una grotta presso il colle Aventino e che era solito rubare bestiame e uccidere chiunque gli passasse a tiro, ucciso a sua volta da Ercole:
Lo mio maestro disse: "Questi è Caco
che, sotto 'l sasso di monte Aventino
di sangue fece spesse volte laco
San Giovanni in Laterano
Canto XXVII (vv. 85-90)
Lo principe d’i novi Farisei,
avendo guerra presso a Laterano,
e non con Saracin né con Giudei,
e nessun era stato a vincer Acri
né mercatante in terra di Soldano;
Vaticano
Ma Vaticano e l’altre parti elette
di Roma che son state cimitero
a la milizia che Pietro seguette,
tosto libere fien de l’avoltero
Nel IX canto del Paradiso (vv.139-142), nell'invettiva di Folchetto di Marsiglia contro la Chiesa attuale che è rivolta a soddisfare la propria cupidigia, Dante rammenta il Vaticano e gli altri luoghi sacri di Roma, che hanno visto il martirio dei primi cristiani al seguito di Pietro, che presto saranno liberati dalla profanazione causata dalla corruzione del clero.
Immagine: Jean Achille Benouville, Veduta del Vaticano dal Tevere (1859), Musée Bossuet, Meaux, France
Monte Mario
Nel canto XV del Paradiso (vv. 109-111) è citato anche il colle di Monte Mario (Montemalo), dal quale chi veniva dal Nord aveva la prima visione sulla città. Cacciaguida, attraverso il confronto tra due colli, l'Uccellatoio, appena fuori Firenze, e Montemario a Roma, mette a confronto il destino delle due città: come Firenze ha superato Roma nella prosperità e nella grandezza, così la supererà in una rapida decadenza.
Immagine: Vincenzo Giovannini, Veduta di Roma da Monte Mario, in De Rosa P.A., Trastulli P.E., Vincenzo Giovannini (1817-1903). Dipinti di Roma e Campagna. Edizioni Studio Ottocento, ROma 2002, fig. 1 p. 54
BIBL CMRC IA 80
Nel Convivio, Dante invece parla della notorietà della “guglia di San Pietro”, l’obelisco egizio di granito ora al centro di piazza San Pietro ma, ai tempi di Dante ancora situato sul fianco sinistro della basilica vaticana.
Immagine: Maarten van Heemskerck Santa Maria della Febbre, Vatican Obelisk, Saint Peter's Basilica in construction (1532)
Percorso di lettura
BIBL CMRC CONS 853 CLA 1
BIBL CMRC Misc III 101
BIBL CMRC E 217
BIBL CMRC C 360
Bibl. CMRC Misc VII 321
Risorse digitali:
Dante per Roma-Raiplay, 2016. Il documentario ripercorre le tappe della messa in scena dell'Inferno di Dante Alighieri, nell'interpretazione di Franco Ricordi, attore e regista teatrale, nelle splendide ambientazioni di Roma antica.
Il maestro Go Nagai e la sua Divina Commedia-Romics 2021. Ispirato dalle incisioni di Gustave Doré , Go Nagai interpreta la Commedia con una trasposizione a fumetti che predilige le figure più interessanti e inquietanti dell'opera. Mostra digitale, 25 marzo-30 aprile 2021