21 aprile 2021: Natale di Roma

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 ..veggendo Roma e l'ardua sua opra,
stupefaciensi, quando Laterano
a le cose mortali andò di sopra
(Paradiso, XXXI, 31-36)
 
 Dante a Roma
La Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico della Città metropolitana di Roma partecipano alla celebrazione del Natale di Roma proponendo un breve viaggio tra i luoghi e i monumenti della Città Eterna in compagnia dei versi immortali di Dante, nell'anno del Settecentesimo anniversario della sua morte.
L’unica visita di Dante a Roma sicuramente attestata avvenne nel settembre 1301, prese parte all’ambasceria inviata da Firenze al Papa. Ma potrebbe essere già venuto l’anno prima in occasione del Giubileo del 1300. 

 

Le “case” di Dante a Roma.

 

Vicino la basilica di San Pietro, ma sulla sponda opposta del Tevere, sorge l’Hostaria dell’Orso, palazzetto costruito in realtà nel Quattrocento, divenuto poi locanda, considerato tradizionalmente ma a torto il luogo dove soggiornò Dante.

Immagine: Ettore Roesler Franz, Albergo dell’Orso, in Roma Sparita, Roma, Danesi, 1931-1936

 

BIBL CMRC L 25

 

 Esiste poi un altro storico edificio chiamato la “Casa di Dante” a Trastevere, ma si tratta della Torre degli Anguillara, che faceva parte di un palazzo del XIII sec. concesso dal Comune di Roma nel 1921, in occasione del 600° anniversario della scomparsa di Dante all’ente culturale, fondato nel 1913 dall’allora Ministro degli Esteri Sidney Sonnino e denominato appunto “Casa di Dante in Roma”, ancora attivo con lo scopo di diffondere la conoscenza dell'opera e della figura del Poeta sia in Italia che all'estero.

 

Nella Divina Commedia sono molti i passi in cui viene citato il nome di Roma, ma anche accenni, a volte fugaci,  a luoghi, monumenti, punti significativi della città che il poeta vide.

I riferimenti nella Divina Commedia

 

 

Ponte Elio (Ponte S. Angelo)

Nel Canto XVIII dell’Inferno, (vv. 28-33), si legge un passo riferito al Giubileo che per alcuni studiosi sembra un ricordo personale e vivido, a testimonianza della presenza diretta di Dante a Roma nel 1300:

 

 

 

…come i Roman per l’esserrcito molto,

 l’anno del giubileo, su per lo ponte

 hanno a passar la gente modo colto,

che da l’un lato tutti hanno la fronte

 verso ’l castello e vanno a Santo Pietro;

 da l’altra vanno verso il monte

E’ la descrizione dell’intenso traffico sul Ponte Elio, oggi Ponte Sant’Angelo, tra il versante di Castel Sant’Angelo e San Pietro e l’altra sponda, con il Monte Giordano, collinetta formata molto probabilmente dai detriti di uno scalo fluviale e all’epoca roccaforte della potente famiglia degli Orsini.

 Immagine: G. B. Piranesi  (1720 - 1778), Roma, Castel Sant'Angelo e ponte degli Angeli (fonte: www.culturaitalia.it , iccd S: 12-01203214-A-53, MuseiD-Italia / Raccolte di stampe. Vedute romane di Falda e Piranesi

 

 
 

La Pigna del Vaticano

La faccia sua mi parea lunga e grossa

come la pina di San Pietro a Roma

e a sua proporzione eran l’altre ossa

 

 

Canto XXXI dell’Inferno (vv. 58-60).

Il riferimento è alla gigantesca Pigna bronzea, risalente al II sec. d.C., appartenente alle Terme di Agrippa che darebbe il nome al rione “Pigna”. Ai tempi di Dante, era al centro del quadriportico dell'antica basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano. Oggi è presso i Musei Vaticani, nel Cortile che proprio da essa prende nome (“Cortile della Pigna”). 

 

Aventino

Nel XXV canto dell'Inferno (vv. 25-27), invece, il Poeta, incontra tra i ladri Caco, il centauro, che, secondo la leggenda abitava in una grotta presso il colle Aventino e che era solito rubare bestiame e uccidere chiunque gli passasse a tiro, ucciso a sua volta da Ercole:

Lo mio maestro disse: "Questi è Caco

che, sotto 'l sasso di monte Aventino

di sangue fece spesse volte laco

 

San Giovanni in Laterano

Canto XXVII (vv. 85-90)

Lo principe d’i novi Farisei,

avendo guerra presso a Laterano,

e non con Saracin né con Giudei,

 ché ciascun suo nimico era cristiano,

e nessun era stato a vincer Acri

né mercatante in terra di Soldano;

 In questo canto Dante affida a Guido da Montefeltro un'invettiva contro Papa Bonifacio VIII definito principe dei nuovi Farisei, impegnato non contro le  altre religioni (anzi i crociati sono stati anche sconfitti a San Giovanni d'Acri), ma in una guerra interna al Laterano (all'epoca sede del Papa).

 

Vaticano

Ma Vaticano e l’altre parti elette

di Roma che son state cimitero

a la milizia che Pietro seguette,

tosto libere fien de l’avoltero

 

Nel IX canto del Paradiso (vv.139-142), nell'invettiva di Folchetto di Marsiglia contro la Chiesa attuale che è rivolta a soddisfare la propria cupidigia, Dante rammenta il Vaticano e gli altri luoghi sacri di Roma, che hanno visto il martirio dei primi cristiani al seguito di Pietro, che presto saranno liberati dalla profanazione causata dalla corruzione del clero.

Immagine: Jean Achille Benouville, Veduta del Vaticano dal Tevere (1859), Musée Bossuet, Meaux, France

 

Monte Mario

Non era vinto ancora Montemalo

dal vostro Uccellatoio, che, com’è vinto

nel montar sù, così sarà nel calo

 

Nel canto XV del Paradiso  (vv. 109-111) è citato anche il colle di Monte Mario (Montemalo), dal quale chi veniva dal Nord aveva la prima visione sulla città.  Cacciaguida, attraverso il confronto tra due colli, l'Uccellatoio, appena fuori Firenze, e Montemario  a Roma, mette a confronto il destino delle due città: come Firenze ha superato Roma nella prosperità e nella grandezza, così la supererà in una rapida decadenza.

 Immagine: Vincenzo Giovannini, Veduta di Roma da Monte Mario, in De Rosa P.A., Trastulli P.E., Vincenzo Giovannini (1817-1903). Dipinti di Roma e Campagna.  Edizioni Studio Ottocento, ROma 2002, fig. 1 p. 54

BIBL CMRC  IA 80

 

Nel  Convivio, Dante invece parla della notorietà della “guglia di San Pietro”, l’obelisco egizio di granito ora al centro di piazza San Pietro ma, ai tempi di Dante ancora situato sul fianco sinistro della basilica vaticana.

 Immagine:  Maarten van Heemskerck Santa Maria della Febbre, Vatican Obelisk, Saint Peter's Basilica in construction (1532)

 

Percorso di lettura    

 
 
Chiappelli Fredi (a cura di), Opere di Dante Alighieri, Milano, Mursia, 1978.
BIBL CMRC CONS 853 CLA 1
 
 
 
 
 
 
Mancini Augusto, La Beatrice di Dante e il Canova, in “Nuova Antologia di lettere, scienze ed arti”, Serie 6, v.230, 1923, p.343-347
BIBL CMRC RIV B 99 1-6 
 
 
 
 
 
Mostra, Italia di Dante, Roma, 1965.
BIBL CMRC Misc III 101
 
 
 
 
 
Muñoz Antonio, Roma di Dante, Milano – Roma, Casa editrice d’arte Bestetti & Tumminelli, 1921.
BIBL CMRC E 217
 
 
 
 
 
Orioli Giovanni, Dante e Michelangelo a Roma, Roma, Palombi, 1967.
BIBL CMRC C 360
 
 
 
 
 
 
Pocino Willy, Dante e Celestino 5, Casamari, Tip. Abbazia, 1960.
Bibl. CMRC Misc VII 321
 

 

 

 

Risorse digitali:

 

Dante per Roma-Raiplay, 2016. Il documentario ripercorre le tappe della messa in scena dell'Inferno di Dante Alighieri, nell'interpretazione di Franco Ricordi, attore e regista teatrale, nelle splendide ambientazioni di Roma antica.

 

 

Il maestro Go Nagai e la sua Divina Commedia-Romics 2021. Ispirato dalle incisioni di Gustave Doré , Go Nagai interpreta la Commedia con una trasposizione a fumetti che predilige le figure più interessanti e inquietanti dell'opera. Mostra digitale, 25 marzo-30 aprile 2021

 

 

 

videorecensione

 

Immagini da nerdevil.it, pinterest.it, romics.it

 

 

 

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