"[...]e tutti in allegrija se ficinu cirte magnate| tra callaroste e valeni oppure de nfornate [...]". La castagna di Cave
Per secoli nelle zone di montagna e di alta collina, la castagna è stata il principale sostentamento delle popolazioni locali, soprattutto in inverno.
Le famiglie, numerose e spesso malnutrite, basavano sul castagno la propria esistenza, fatta di duro lavoro e miseria.
Per la facile reperibilità e l’elevato valore nutritivo le castagne si utilizzavano anche mescolate ad altri cereali o in loro sostituzione per la produzione di pane: il “pane dei poveri”.
La Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico proseguono l'attività di valorizzazione e promozione del territorio metropolitano presentando la bellissima immagine dell'Esposizione di castagne, Cave, 193-? / Cav. S. Guerra Fot. (Roma) appartenente al ricco e variegato patrimonio iconografico che la Biblioteca sta riordinando e catalogando in Opac, attraverso un accurato e continuo lavoro di ricerca, confronti e attribuzioni.
Ad accompagnare la fotografia, i versi del poeta Paolo Pasquazi, dalla poesia "A Castigna", pubblicata nella raccolta Cave de 'na vota:
[...] Gni anno virso ottobre aj timpi de castigne
se ijeja a pulì e piaije e sse lascinu e vigne
perchè a maggior ricchezza dalla castigna veneija
ancora ppiù dello vino chesta j rendeija [...]
Chisto prodotto raro de Cave rinnomato
da tutto o circondario è stato sempre comprato
e j moruni più bij parlenno mpo nfranzè
si avu purtati all'estero pe fà i maron glassè
Già prima della guera o prodotto se festeggeija
sempre virso novembre a Sacra se ficeija
e tutti in allegrija se ficinu cirte magnate
tra callaroste e valeni oppure de infornate [...]
Esposizione di castagne, Cave : 193-?, Cav. S. Guerra Fot. (Roma)
BIBL CMRC FOTO A 19
Pasquazi Paolo, Cave de 'na vota, [S.l.], [s.n.], [199-?]
BIBL CMRC Misc. VII 566
(Immagini castagne: Livia Camele)