Giulia Calame Modena
Giulia Calame figlia di un ricco banchiere svizzero che l’aveva promessa in sposa ad un ricchissimo commerciante sessantenne a sedici anni, fresca di collegio, incontra casualmente Gustavo Modena, attore, di quindici anni più grande di lei, esule in Svizzera come tanti altri patrioti italiani. A diciotto anni, contro il volere della sua famiglia lo sposa quasi in segreto, rinunciando agli agi della vita a cui era abituata.
Gustavo, affermato attore, era infatti perseguitato dagli austriaci per aver partecipato ai moti del ’31, e nel ’38 fu costretto a scappare in Francia, a piedi e con molte difficoltà, insieme a Giulia, ammalandosi durante il viaggio. Giulia dovette vendere tutti gli oggetti d’oro per poter sopravvivere e proseguire il viaggio fino in Inghilterra dove li aspettava Mazzini.
Nel 1847, tornano in Italia per unirsi agli insorti veneziani. Giulia si distingue per spirito patriottico e coraggio, rimanendo in prima linea nonostante una ferita alla spalla. Arrestati dagli austriaci, riescono a trasferirsi in Piemonte dopo Gustavo riprende la sua attività di attore con successo. Ma la Repubblica Romana e Giuseppe Mazzini li richiamano all’impegno rivoluzionario e raggiungono Roma. A Giulia viene affidata la direzione sanitaria degli ospedali militari, a cui si dedica con tenacia e competenza, organizzando un corpo simile alle attuali crocerossine.
Scrive Gustavo ad un amico: Giulia è sempre al suo ospedale, Io ammiro la sua devozione; nei pochi istanti che le sono stato vicino ho sentito che ci vuole maggior forza d’animo a passare giorno e notte in mezzo a tanta sofferenza di quanto ce ne vuole a restare su una barricata in faccia alla mitraglia.