17 marzo 1861-17 marzo 2022-Anniversario dell'Unità d'Italia. La rivoluzione del Femminile: donne del Risorgimento italiano, la patriota Giuditta Tavani Arquati

Giuditta Tavani-Arquati

La Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico ricordano l'Anniversario dell'Unità d'Italia attraverso la  figura eroica della patriota Giuditta Tavani Arquati, figlia di Giustino Tavani, strenuo difensore della Repubblica il cui lanificio a Trastevere fu una delle basi operative dei gruppi rivoluzionari nel periodo che va dal 1849 al 1967, al punto di essere il teatro della terribile strage, il 25 ottobre, perpetrata barbaramente dai gendarmi e zuavi pontifici.

Giuditta nasce a Roma, il 30 aprile del 1830;  cresce, dunque, in un ambiente di grande impegno politico ma anche agiato, tra la bella casa di via della Lungaretta e il lanificio di famiglia,  immersa in un clima di ardente patriottismo. Giovanissima sposa un patriota, Francesco Arquati, di venti anni più grande di lei. Insieme prendono parte alla strenua ma inutile difesa di Roma dall'assedio francese, scappando poi a Venezia al seguito dei garibaldini e poi in Romagna. Infine, si trasferisce col marito a Subiaco, non lontano da Filettino, dove la famiglia Arquati possedeva greggi di pecore e dove Francesco aveva un grande stabilimento con telai a turbina. Nel frattempo, Giuditta "pia senza ostentazione, religiosa senza ipocrisia e benefica" (Pietro Parboni Arquati in "Vita familiare di Giuditta Tavani Arquati", Lazio Ieri e Oggi, anno VI, n. 10, ottobre 1970, pp. 260 e segg) mette al mondo sette figli, ma due muoiono in tenera età. 

Tornata a Roma nel 1865, con Francesco, prende parte ai circoli di patrioti che cospirano per il sovvertimento della dominazione papale. Giustino Tavani ha nel frattempo ceduto il lanificio di famiglia a Giulio Ajani, trasferendo l'impianto a via delle Fornaci. Ajani aveva trasformato casa e opificio in deposito di armi e munizioni. Giuditta si divide tra cure familiari (dal 1865, nascono altri quattro figli) ed educative dei figli a cui si dedica con altrettanta dedizione e l'impegno politico. Giuditta è una donna colta, una madre attenta, orgogliosa dei suoi figli, tutti educati al culto eroico della libertà della patria.

Aderisce alle idee liberali e repubblicane e come una dei capi del movimento partecipa alle riunioni dei congiurati con coraggio, determinazione e si adopera personalmente alla fabbricazione di cartucce, in attesa che Garibaldi, scoppiati i primi moti popolari contro lo Stato Pontificio e proclamata l’annessione da parte dei patrioti, entri in Roma.

Ma i piani di Giuditta e dei patrioti romani falliscono. Roma, dalla fine della Repubblica Romana è scivolata in un'apatia generale. Pochi moti insurrezionali, repressi nel sangue: il 22 ottobre, Francesco Cucchi, inviato da Garibaldi, fallisce il tentativo di prendere il Campidoglio; Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti fanno saltare la caserma pontificia a Borgo; il 23 ottobre settantantasei garibaldini guidati dai fratelli Cairoli vengono decimati a Villa Glori.

Carlo AdemolloEccidio del lanificio Aiani (1880), Museo del Risorgimento di Milano

Il 25 ottobre 1867 si compie la strage più efferata: verso le due di pomeriggio, le truppe zuave e pontificie assaltano il lanificio Ajani, dove Giuditta, Francesco e altri dieci patrioti stavano da giorni preparando munizioni e armi per la sollevazione. Traditi da una delazione, resistono strenuamente.

La famiglia Arquati resta al secondo piano del lanificio, cercando di coprire la fuga dei compagni da un'uscita laterale, quando sono raggiunti dalla milizia pontificia che non risparmia Giuditta, incinta, nè il figlio quattordicenne, Antonio, mentre la figlia Adelaide di appena tre anni si salva, nascosta dalla mamma in un cestone di panni.

Nel 1877, nel decennale della sua morte, fu apposta una targa commemorativa in via della Lungaretta, tuttora visibile. Un'altra targa a Subiaco fu posta nel centenario dell'Unità d'Italia, sul muro della casa in cui risiedette la famiglia Tavani.

Il 9 febbraio 1887 fu fondata l'Associazione democratica Giuditta Tavani Arquati, che fu sede di numerose iniziative laiche e anticlericali. L'associazione fu sciolta nel 1925 dal Fascismo e, in seguito, ricostituita dopo la Liberazione.

Nel 1909, piazza Romana, che si trovava nelle vicinanze del lanificio di via della Lungaretta, viene rinominata Piazza Giuditta Tavani Arquati

 

Nel 1941 i resti di Giuditta Tavani Arquati come di altri patrioti risorgimentali furono traslati dal Verano al Mausoleo Ossuario Garibaldino al Gianicolo.

 

Percorso di lettura.

Cianfarani Sandro, Giuditta Tavani Arquati. Nel centenario dell'eroico sacrificio, in Lazio ieri e oggi, 3 (1967), p. 133-134

Fazzini Gianni e Lucarelli Caterina, Giuditta Tavani Arquati : donne del Risorgimento romano, in Lazio ieri e oggi, A. 47. n. 9 (2011), p. 282-283

Parboni Arquati Pietro, Vita familiare di Giuditta Tavani Arquati, in Lazio ieri e oggi., 6 (1970), p. 260-263

BIBL CMRC RIV B 148 

Valentini Chiara, Le donne del Risorgimento in Biblioteca Istituzionale Quaderni n. 4, 170 Anni della Repubblica Romana Roma, Villa Altieri, 9-10 ottobre 2019 Atti del Convegno, p. 185.

 

 Risorse digitali: 

In nome del Papa Re di Luigi Magni (1977), con Nino Manfredi. Nella scena iniziale, il vescovo Monsignor Colombo detta una lettera a Pio IX in cui deplora l'eccidio del lanificio Ajani e la morte di Giuditta Tavani Arquati ma, poco dopo, si ode l'esplosione della caserma Serristori, che in realtà è antecedente.

 

 

In nome del popolo sovrano, di Luigi Magni (1990), con Nino Manfredi nel ruolo di Ciceruacchio e Alberto Sordi, marchese Arquati, Elena Sofia Ricci, Cristina Arquati, personaggio che ricorda nel nome Giuditta Tavani Arquati e vagamente la figura di Cristina di Belgioioso.

Streaming

 

 

L'ultimo papa re di Luca Manfredi miniserie tv 2013). Con Gigi Proietti. Dopo l'attentato alla caserma pontificia, il capo dei Gesuiti ordina l'irruzione e la strage al lanificio Ajani. Monsignor Colombo, accorso sul luogo, resta sconvolto alla vista del massacro della famiglia Arquati.

 

 

 

 Donne del Risorgimento (Archivio Luce)

 

 

 

 

 

Il Risorgimento delle donne-Rai Storia

 

 

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