Ennio Flaiano e Fregene
In fuga dalla Roma dei caffè, della folla di via Veneto, dei personaggi legati al mondo del cinema, Ennio Flaiano si rifugia a Fregene. E’ in questo luogo che ha vissuto e lavorato ad alcuni dei suoi più importanti capolavori. La malinconica alba sulla spiaggia nella scena finale de “La dolce vita” di F. Fellini - di cui lui era lo sceneggiatore - si svolge al villaggio dei pescatori di Fregene.
Nel brano tratto dalla raccolta “La solitudine del satiro” che trae spunto dal lancio del primo satellite artificiale – lo Sputnik, proiettato nello spazio dall’URSS nell’ottobre del 1957, Flaiano va e viene dalla sua amata Fregene, da dove “osserva l’insensata realtà del tempo e ne coglie vizi, difetti, manchevolezze, con l’occhio scettico e disincantato di chi è cinicamente rassegnato allo scacco finale:
“ […] Come sono belle queste giornate deserte al mare, come si riprende contatto col tempo e ci si lascia andare nel dolce abbandono dell’autunno limpido![…] La notte ora è silenziosa, i cani non abbaiano più alla Luna, che si leva tardi, e che a giorno fatto indugia ancora alta sul mare, sfrangiata verso ponente [...]”
Sempre sulla spiaggia di Fregene in “Un marziano a Roma”:
“ 20 dicembre. Oggi per la prima volta ho parlato col marziano. Mi trovavo a Fregene e l'ho subitoriconosciuto. Passeggiava sulla spiaggia piena di sole ma battuta dal vento. Guardava il mare e si fermava a raccogliere conchiglie: qualcuna ne metteva in tasca. Poiché eravamo soli sulla spiaggia, si è avvicinato per chiedermi un fiammifero [...]”
Risorse digitali:
Scena finale de “La dolce vita”, spiaggia di Fregene
Ennio Flaiano su Rai Scuola
Ennio Flaiano in L'altro 900 - documentario