Feste, riti, canti, giochi della tradizione. Mostra bibliografica e iconografica dai volumi, stampe e incisioni della Biblioteca Istituzionale
“I Pellegrini entrano nel territorio del Santuari, fanno breve sosta e vi entrano ginocchioni cantando fervosamente dei cori. …. la processione si mise in moto di nuovo, e quantunque quel continuo canto dovesse stancare, v’era sempre un uomo o una donna che riprendeva la litania. Quel canto monotono e uniforme che è la più semplice espressione del sentimento religioso di questa gente e che si avvicenda come il movimento regolare delle onde esercita una profonda suggestione su questa folla”.
Così lo storico medievista Ferdinand Gregorovius nel suo diario di viaggio Passeggiate per l’Italia descrive la festa della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, mettendo in luce gli aspetti sonori e musicali della processione dei pellegrini e soprattutto la tensione emotiva e la ripetitività tradizionale dei gesti e dei movimenti.
In un passo del volume “Roba di Roma. La Campagna Romana” invece lo scrittore statunitense William Wetmore Story ci restituisce il clima festoso delle cosiddette “ottobrate” che si svolgevano nella campagna di Roma, fuori porta, dominate dal ballo e dal ritmo dei tamburelli suonati da donne di tutte le età:
“Quando il vino è pronto inizia la processione della vendemmia ... La processione è condotta dal contadino più bello… È seguito da gruppi di donne vestite nei loro costumi più ricchi, con sul capo cesti carichi d’uva, e da ragazzi che portano in mano i grappoli”.
La Biblioteca Istituzionale della Città metropolitana di Roma Capitale con la mostra bibliografica e iconografica Feste, riti, canti, giochi della Tradizione in occasione delle celebrazioni dell’ Anno europeo del patrimonio UNESCO 2018, intende rappresentare e riportare all’attenzione del pubblico alcuni momenti della vita delle comunità locali, le feste religiose e quelle profane, recuperando alla visione del pubblico materiali bibliografici e iconografici che testimoniano la storia, le tradizioni popolari, le feste, gli usi e i costumi delle comunità locali; un percorso quindi della memoria e dell’identità delle comunità dove il lavoro artistico e intellettuale delle generazioni passate viene testimoniato attraverso le fonti, i documenti e le opere dell’arte e della letteratura.
Il percorso bibliografico e iconografico della mostra, visitabile fino al 20 gennaio negli orari di apertura della Biblioteca, come il catalogo è suddiviso nelle seguenti sezioni:
1. Sacro, I pellegrini entrano nel territorio del Santuario, fanno breve sosta e vi entrano ginocchioni cantando fervosamente dei cori: volumi e articoli di riviste di storia locale che descrivono i luoghi di culto, santuari, abbazie, ecc del territorio anche con riferimento ai Cammini di Francesco e Benedetto e alla via Francigena e quindi riti, pratiche devozionali, confraternite, processioni, ex-voto;
2. Profano, Porteno sur cappello Madonnelle, penne, rame de fiori de la festa! E le ragazze co le tamburelle: libri, documenti, immagini, fotografie che illustrano gli strumenti antichi e popolari (aerofoni a sacco italiani, cornamuse e zampogne, ecc), i canti, danze, giochi e ricette della tradizione.
La sezione iconografica Segni, colori, immagini del territorio completa il catalogo: le feste, i riti, i canti, i giochi letti attraverso le incisioni, le stampe, le fotografie delle collezioni conservate in biblioteca.
Con la partecipazione alle iniziative per il patrimonio 2018 si intende, infine, rafforzare l’impegno della Biblioteca e dell’Archivio Storico nella tutela valorizzazione e promozione del patrimonio materiale e immateriale del territorio provinciale.
L’iniziativa curata dalla Biblioteca di Villa Altieri riafferma infatti che conservare, salvaguardare e valorizzare le proprie collezioni per renderle disponibili ai cittadini di Roma e del territorio è l’obiettivo fondamentale della biblioteca fin dalla sua costituzione.
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