Le Infiorate: estro, comunità, tradizione
Il trattato De Florum Cultura del gesuita Giovan Battista Ferrari, edito in latino nel 1633 e in italiano il 1638 è uno dei testi di maggiore rilievo, a testimonianza dell’interesse che nell’Europa del XVII secolo era riservato ai fiori, ai giardini e illustra nelle sue pagine proprio l’uso dei fiori, per la composizione di un mosaico pavimentale.
La prima infiorata si tiene nella Basilica Vaticana, nel 1620, in occasione della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno.
L’usanza sembra poi abbandonata, per diffondersi con sempre più vivacità, nei comuni vicini a Roma, principalmente per la festività del Corpus Domini.
Le infiorate oggi, vengono allestite nel territorio metropolitano a primavera, ogni comune le realizza con tecniche proprie e materiali differenti, che possono essere aggiunti ai fiori, ma quello che accomuna tutti è il coinvolgimento della comunità locale, attenta e partecipe al complesso ciclo realizzativo.
La direzione tecnico – artistica è riservata ai Maestri Infioratori, che per qualche allestimento creano anche i bozzetti.
Il prescelto dalla selezione, sarà realizzato nei luoghi che tradizionalmente accolgono la grandiosa composizione floreale, con la collaborazione di tutta la comunità, in un clima di grande entusiasmo.
Il giorno della festa, la processione avanza in un clima gioioso e commosso sul tappeto fiorito, che a sera le corse e i giochi dei bambini, trasformeranno in coriandoli.
L’infiorata è un rito, niente è lasciato al caso: fiori per il passaggio delle stagioni, come fiori per le diverse fasi della vita, infine, per la sua realizzazione, regole precise, che pur se tramandate a voce, la comunità condivide e rispetta.
Infiorata del Comune di Agosta
Si tiene per il Corpus Domini. Ha una storia piuttosto recente, nasce intorno agli anni 90.
La sua particolarità è che le immagini floreali non vengono suddivise in quadri delineati, ma vengono allestite, secondo il tema prescelto, circoscritte nello spazio simbolico della piazza, spazio fiorito per guidare nel suo percorso la processione.
Infiorata del Comune di Genzano
Fa la comparsa nel 1782, in onore del Corpus Domini, con tutta la sua scenografica maestosità.
I quasi 2000 metri quadrati di selciato si rivestono di arazzi e quadri floreali, realizzati secondo una tradizione consolidata, dalla creatività e abilità dei Maestri Infioratori.
Il tema dell’edizione 2017 vuole evidenziare l’importanza del dialogo interreligioso, che tramite la conoscenza di culture altre, permetta una convivenza civile e pacifica.
Infiorata del Comune di Gerano
Nasce tra il 1743 e il 1760 (non ci sono riferimenti certi sulla data) la prima Infiorata, per celebrare la Madonna del Cuore, si tiene la domenica successiva al 25 aprile, giorno in cui si festeggia S. Marco.
Caratterizzata dalla continuità storica e dall’uso esclusivo di fiori e foglie, senza l’utilizzo di terre colorate, è la più antica d’Italia
L’effetto finale è quello di un meraviglioso arazzo tessuto, con una perfetta definizione delle immagini. Sul tappeto di fiori cammina soltanto l’ immagine della Madonna sostenuta dai portatori della Confraternita.
Infiorata del Comune di Pisoniano
Nasce intorno agli anni 40, sempre nella festività del Corpus Domini. A Pisoniano la figura del disegnatore e del posatore coincidono, anche se poi sono tanti volontari che partecipano alla realizzazione del tappeto multicolore.
Il soggetto delle scene è prevalentemente religioso, ma non mancano temi sociali e la realizzazione di immagini geometriche e floreali.
Infiorata del Comune di Rocca S. Stefano
E’ una tradizione molto antica anche se all’inizio era solo effusione di petali, da parte dei fedeli, al passaggio della processione del Corpus Domini.
Negli anni Ottanta, si rendono più coreografiche le semplici realizzazioni floreali di simboli religiosi degli anni precedenti, consolidando conoscenza e tecniche.
Vengono riprodotti quadri di grandi pittori, raffiguranti temi religiosi, sociali e di attualità, che caratterizzano con raffinatezza, il grande tappeto di fiori.
Percorso di lettura
Colarieti Antonio, Viaggio alla Infiorata di Genzano. Sermoni, Rieti, Nuova Tipografia di Salvatore Trinchi, 1827.
[Bibl. CMRC Misc. IV 85]
Piccareta F., Genzano di Roma: la città dell’Infiorata. Note storiche, tradizioni, impressioni, Foligno, R. Stab. Feliciano Campitelli, 1925.
[Bibl. CMRC Misc.VI 133]
Galieti Alberto, La fête de l’Ifiorata à Genzano près de Rome, Milano – Roma, Casa Editrice d’Arte Bestetti e Tumminelli, 1928.
[Bibl. CMRC Misc. X 150]
Gerano, l’Infiorata e la Madonna del Cuore, 1996.
[Bibl. CMRC Misc. X 393]
Gerano, il paese dell’Infiorata. Uno sguardo al passato, 2001.
[Bibl. CMRC Misc. X 395]
L’Infiorata di Genzano: storia, devozione, folklore, 2003.
[Bibl. CMRC I 475]
Baldazzi Anna, Arte in Infiorata a Genzano. Omaggio ad Andrea e Virginio Monti, Ariccia, Arti Grafiche, 2004.
[Bibl. CMRC IA 62]
Tucci Roberto (a cura di), Il dono dei fiori: creatività e tradizione nelle infiorate del Lazio, Roma, Gangemi Editore, 2012.
[Bibl. CMRC D 319]
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