Pablo Neruda e Frascati
Pablo Neruda (1904-1973), poeta e politico cileno, visitò l’Italia durante gli anni dell’esilio; il 6 gennaio del 1948, infatti, aveva pronunciato un discorso davanti al senato del Cile in cui denunciava il Presidente Videla, che aveva in precedenza sostenuto, di aver imprigionato in carceri militari alcuni minatori in sciopero, accusandolo di tradimento nei confronti del popolo cileno. Scontò quest’atto di coraggio con la fuga e l’esilio. Dopo essersi rifugiato in Argentina, riuscì ad arrivare a Parigi e da quel momento ebbe la possibilità di visitare, tra gli altri Paesi, anche l’Italia.
Vide Roma, strinse legami con molti intellettuali, ritrovò vecchi amici come il poeta andaluso Rafael Alberti, scrisse poesie, articoli, testi civili e politici e visitò anche i Castelli Romani.
Nella poesia “I frutti”, il poeta ricorda la cittadina di Frascati, segnata ancora dalla guerra nei muri bucherellati dalla morte ma anche luogo in cui la Natura si rinnova con generosità, infondendo pace; le olive, tesoro verde, piccole e fresche, si offrono al poeta come terrena essenza.
I FRUTTI
Dolci olive verdi di Frascati,
polite come puri capezzoli,
fresche come gocce d'oceano,
concentrata, terrena essenza!
Dalla vecchia terra
scavata con le unghie e cantata,
rinnovati ogni primavera,
con la stessa malta
degli esseri umani,
con la stessa materia
della nostra eternità, perituri
e nascituri, ripetuti
e nuovi, oliveti
delle secche terre d'Italia,
dal generoso ventre
che con dolore
continua a partorire delizia.
Quel giorno l'oliva,
il vino novello,
la canzone del mio amico,
il mio amore lontano,
la terra bagnata,
tutto così semplice,
così eterno
come il chicco di grano,
lì a Frascati
i muri bucherellati
dalla morte,
gli occhi della guerra alle finestre,
Però la pace mi riceveva
con un sapore d'olio e di vino,
mentre tutto era semplice come il paese
che mi offriva
il suo tesoro verde:
le piccole olive,
freschezza, sapore puro,
misura deliziosa,
capezzolo del giorno azzurro,
amore terrestre.
Il testo è stato tratto da: P. Neruda, L' uva e il vento. Poesie italiane, a cura di Teresa Cirillo Sirri, Firenze, Antella : Passigli, 2004
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