Padiglione dei tranquilli

Disegno - Padiglione dei fanciulli tranquilli

Negri, Edgardo (sec. XIX-XX )
Chiera, Silvio (sec. XIX-XX)
Fanciulli tranquilli / Edgardo Negri , Silvio Chiera. – [S.l. : s.n.], [1909?]. - Riproduzione del progetto del padiglione

In: Il manicomio provinciale di Roma : ricordo della posa della prima pietra. 29 giugno 1909 / Edgardo Negri e Silvio Chiera. – [S.l. : s.n.], [1909?]. – 55 p. : ill., 2 c. di tav. ; 17 x 25 cm. - Tit. della cop.
BPR Misc. Ra. 68

Con il 1° luglio 1893 l’amministrazione del Manicomio di S.Maria della Pietà passa alla Provincia di Roma. Nel 1907 il Consiglio provinciale approva la costruzione del nuovo Manicomio nei pressi di S.Onofrio (Monte Mario), su un terreno acquistato dalla Provincia. Il progetto dichiarato vincitore dalla Commissione Speciale giudicatrice del pubblico concorso è degli ingegneri Edgardo Negri e Silvio Chiera, la ditta costruttrice cui vengono affidati i lavori con successiva delibera è la “Domenico Vitali e C.” per un importo complessivo di cinque milioni.
Nella pubblicazione fatta in memoria dell’avvio dei lavori, i due ingegneri introducono una breve storia dell’ospedale, quindi illustrano il progetto esecutivo.
I numerosi edifici centrali e periferici sono pensati nella disposizione logistica, in modo funzionale alle esigenze del servizio di assistenza e alle necessità dei malati, che sono ospitati in due reparti: uno per le donne e i fanciulli, l’altro per gli uomini; per ogni reparto sono progettati diversi padiglioni. Come si legge nella relazione, la categoria dei Tranquilli è la più numerosa: sono previsti 180 posti, di cui 90 per gli uomini e 90 per le donne. Il padiglione per i fanciulli tranquilli nel reparto donne è strutturato su due piani, ed è destinato a contenere fra maschi e femmine 50 individui; al pian terreno si trovano i grandi locali per la scuola e per il lavoro e, in un braccio, i dormitori per i fanciulli più grandi, mentre i piccoli e le fanciulle hanno dormitori separati, al primo piano, dove si recano solo la notte. “Di giorno questi bambini sono tutti riuniti nei locali del piano terreno, al quale è annessa una grande area sistemata a giardino, e recinta di rete metallica, per la ricreazione ed i giuochi all’aria libera, riuscendo così a realizzare un vero trattamento medico-pedagogico”.

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