Tesori in biblioteca: le miscellanee di Filippo Passamonti. Il mistero (svelato) delle carte di Tuscolo

Fondo Passamonti

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (24 e 25 settembre), la Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico hanno presentato il Fondo Passamonti e gli atti della sua acquisizione, da parte della Biblioteca Provinciale su proposta dello stesso studioso, avvenuta nel 1931.

Il Fondo è costituito da un cospicuo numero di volumi e opuscoli raccolti in miscellanea, tutti inerenti la storia, le antichità e l’arte del Lazio, in particolare, dei Castelli Romani e di Grottaferrata. pubblicati tra il XVI e XX secolo.

Le miscellanee sono state create dallo stesso Passamonti, a voltte riutilizzando vecchie rubriche o note spese su cui "incollare trafiletti e articoli di quotidiani su fatti di cronaca o notizie riguardanti Grottaferrata e dintorni. Più spesso sono veri e propri volumi, rilegati e segnati sui dorsi da lui stesso contenenti una serie eterogenea di opere a stampa antiche e moderne, manoscritti, delibere comunali, atti giudiziari, incisioni, volantini, cartoline, estratti e fotografie.

Tra queste, la "miscellanea Grottaferrata" (BIBL CMRC Misc. Pass. 3/6 C) contiene tre interessantissime stampe relative alla zona di Tuscolo, di cui la Biblioteca è in grado di svelare il mistero della provenienza:

si tratta infatti di tre tavole settecentesche sottratte all'opera, di cui la Biblioteca possiede un esemplare in due volumi di Ridolfino Venuti Veteris latii antiquitatum amplissima collectio in qua praeter ea quae hactenus vulgata sunt vrbes villae templa balnea pontes piscinae sepulcra statuae aut earum - Editio altera auctior Romae,  apud Venantium Monaldini bibliopolam in via Cursus, 1776 (BIBL CMRC N8).

Filippo Passamonti le reperì e le raccolse appunto nella miscellanea: la tabula VII, "Tusculanae regionis, conterminarum descriptio" fu incollata alla controguardia anteriore del volume, mentre la tabula I "Tusculi Veteris situs" e la VIII "Furiorum Sepulcrum" sono state inserite nelle ultime pagine e nella controguardia posteriore, insieme alla Carta Geografica della Campagna di Roma Patrimonio di San Pietro e Ducato di Castro, di T. Salmon, incisione di G. Filosi, ed. G. B. Albrizio, 1759.

XHTML 1.0 Valido!