8 marzo 2021. Giornata internazionale della Donna

Dalì-Paradiso: il conforto di Beatrice

 

Nell’anno delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la Biblioteca e l’Archivio Storico di Villa Altieri dedicano l’8 marzo 2021 a tre figure femminili della vita e dell’opera di Dante con la mostra bibliografica e iconografica multimediale

Ricorditi di me, che son la Pia... Beatrice Portinari, Gemma Donati, Pia de’ Tolomei

Queste tre donne sono presenti, pur se in modo diverso, nella vita e nelle opere del Sommo Poeta, dalle Rime e La Vita Nova ai Canti della Divina Commedia: l’amata Beatrice, la moglie Gemma e Pia dè Tolomei protagonista di una dolorosa vicenda, la morte o uccisione da parte del marito.
Sono donne realmente vissute che hanno subito un’ingiustizia o un’oppressione, come Pia, o che sono state sopraffatte dal destino preparato per loro dalla famiglia e dalla società del tempo, come Gemma e Beatrice.
Ad ognuna è dedicato un percorso della mostra, dal titolo dei primi versi delle ultime terzine del Canto V del Purgatorio, con volumi, stampe, immagini, note biografiche, risorse digitali, film, fiction.

 

♦Immagine di copertina: incontro con Beatrice, in Salvador Dalí : La Divina Commedia e altri temi. Opere grafiche, testo di Gian Luca Gualandi, Bologna, Bora, stampa 1994

 BIBL CMRC I 375

 

I percorsi di lettura.

La vita affettiva di Dante si dipanò tra i due poli dell’amore platonico (o spirituale) e quello terreno. Il primo rappresentato da Beatrice Portinari e il secondo da Gemma Donati, le due madonne che assorbirono gli interessi e gli affetti di Dante.

 

 

Beatrice tutta ne l’etterne rote

fissa con li occhi stava; e io in lei

le luci fissi, di là sù rimote.

Nel suo aspetto tal dentro mi fei,

qual si fé Glauco  nel gustar de l’erba

che ’l fé consorto in mar de li altri dèi.

 

 Trasumanar significar per verba

non si poria; però l'essemplo  basti

a cui esperïenza grazia serba.

 

  

Paradiso, Canto I, vv. 64-72.

 

immagini: Beatrice, in Salvador Dalí : La Divina Commedia e altri temi...

 

Beatrice si configura prima come donna comune che si nega al giovane poeta creando dolore e frustrazione, poi diventa un’apparizione, un modello femminile a cominciare dalla Vita Nova fino a raggiungere la perfezione la donna beata della cantica del Paradiso. Beatrice giunge quindi allo stato di spirito perfetto e sarà il motore della salvezza di Dante. (approfondimento bibliografico e risorse digitali)

 

Salsi colui che ‘nnanellata pria

disposando m’avea con la sua gemma

Divina Commedia- Purgatorio, V Canto, vv. 130-136

 

 

 immagine: incontro con Pia de' Tolomei,Gustavo Dorè (dal web)

 

La gemma si riferisce probabilmente a Gemma, moglie e compagna di vita di Dante della quale non si sa quasi nulla. Nelle opere dantesche, infatti, non ci sono riferimenti diretti ed espliciti a Gemma né un verso che la celebri e si sa poco delle vicende coniugali della coppia né tanto meno della sua vita. Eppure un’allusione o piccolo ricordo, un omaggio, potrebbe essere presente in questo ultimo verso del canto V del Purgatorio.
Inoltre, Gemma era un’esponente della famiglia Donati, cugina di Corso e di Forese, nonchè di Piccarda Donati, strappata al monastero per un matrimonio imposto dai parenti e celebrata da Dante nel III Canto del Paradiso. Dante rimarrà con lei e con tutta la sua famiglia in ottimi rapporti, segno che a prescindere da quanto fosse forte l’intesa tra i due coniugi, una vera rottura non ci fu mai.

Inoltre, fu proprio Gemma, come racconta lo stesso Boccaccio, a salvare i primi sette canti dell’Inferno dopo l’esilio da Firenze e farli avere a Dante che, si dice, in quel periodo vivesse a Lucca.

(approfondimento bibliografico e risorse digitali)

Immagini: Gemma, Dante Gabriel Rossetti (dal web)

 Piccarda Donati, in Salvador Dalí : La Divina Commedia e altri temi...

 

  

Deh, quando tu sarai tornato al mondo,
e riposato de la lunga via»,
seguitò ‘l terzo spirito al secondo, 

ricorditi di me, che son la Pia:
Siena mi fé, disfecemi Maremma:
salsi colui che ‘nnanellata pria

disposando m’avea con la sua gemma

Divina Commedia- Purgatorio, V Canto, vv. 130-136

Immagine: Pia de' Tolomei, Dante Gabriel Rossetti (dal web)

Pia Dè Tolomei, che espia l’impossibilità di mantenere il suo voto. A lei Dante dedica le terzine finali del canto V del Purgatorio: la delicatissima apparizione di Pia che prende la parola dopo la descrizione delle potenze infernali con pochi versi di straordinaria dolcezza. La penitente è meno insistente degli altri, prega Dante di ricordarsi di lei quando sarà tornato sulla Terra. Questi ultimi tre versi sono un’epigrafe funeraria con l’indicazione del luogo di nascita e di morte di Pia e l’accusa molto velata e in tono con il personaggio rivolta al marito per averla uccisa senza alcuna parvenza di rancore o di biasimo. (approfondimento bibliografico e risorse digitali)

 

 

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