Il Maggio dei Libri 2021. “Che meraviglia questa notte nella campagna romana” . Libri, diari e resoconti di viaggio, immagini e stampe del territorio metropolitano al tempo delle App.
La Biblioteca Istituzionale e l'Archivio Storico partecipano alla campagna nazionale il Maggio dei Libri 2021, con una mostra bibliografica e iconografica, multimediale, virtuale, dedicata ad uno dei tre filoni individuati quest’anno, nell'ambito del tema Amor…. che prende ispirazione dalle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e, in particolare, al secondo filone dell’edizione 2021, "Amor... che ne la mente mi ragiona", un tipo di amore indissolubilmente legato all’intelletto, che rappresenta la passione per la razionalità e la conoscenza, le stesse che avevano spinto Ulisse a intraprendere i suoi viaggi: e quindi il filone per esplorare il genere del reportage , giornalistico e cronachistico.
Attraverso diari e resoconti di viaggio dedicati ai Comuni della Provincia, scritti da viaggiatori e scrittori stranieri, presenti nel nostro catalogo e/o nei cataloghi di biblioteche storiche di Roma e del territorio provinciale, vengono aperte "virtualmente" le porte alla conoscenza ed esplorazione delle ricchezze storico-artistiche del territorio metropolitano, invitando i lettori ad un percorso di lettura, ricco di emozioni, momentaneamente al di fuori della sede abituale, arricchito da contributi culturali digitali, e-book, film, readings di brani e poesie.
Che meraviglia questa notte nella campagna romana.
Libri, diari e resoconti di viaggio, immagini e stampe del territorio metropolitano al tempo delle App.
Mostra bibliografica e iconografica multimediale
L’Italia e soprattutto Roma erano una tappa indispensabile per i viaggi di formazione, cui tutti i letterati europei si dedicarono tra il XVIII e XIX secolo. Si viaggiava per completare le conoscenze acquisite sui libri e per perfezionare un percorso interiore nel confronto con altre culture nazionali. All’ inizio dell’Ottocento allontanarsi dalla propria patria per molti mesi, a volte per anni, per visitare luoghi mitici descritti in tanti racconti e trattati, significava mettere alla prova la propria identità, verificare i valori su cui si fondava, per sceglierla come la migliore tra quelle possibili.
La maggior parte dei viaggiatori di quegli anni, in un primo momento, furono più interessati alle tracce storiche del passato glorioso di Roma e dei suoi dintorni che ai suoi abitanti, seguendo lo stereotipo che vedeva la città e il territorio dei Papi come una terra ricca di tesori artistici, ma abitata da selvaggi. Prendendo in parte le distanze dalla moda neoclassica e dai suoi modelli di visione dell’antico, una volta arrivati a Roma si domandavano da che cosa nascesse l’attrazione degli intellettuali europei per un Paese in quei tempi tanto arretrato:
[...] Non so in che cosa consista il piacere dell’Italia. E’ un’alleanza più intima con la natura…L’Italia possiede un fascino che bisogna penetrare. Va di moda amarla, ma non so per quale motivo, dato che questo sentimento non è alla portata del volgare. [...]
Les Carnets de voyage de Madame de Stael. Contribution à la genese de ses oeuvres. Droz, Genève, 1971. p. 162-244
Questo tipico fascino che i viaggiatori coglievano in una città come Roma era dovuto alla convergenza di due immagini opposte e contrapposte: la morte di una civiltà e la vita che si muoveva, noncurante, tre le rovine. Mettendo in evidenza il contrasto tra antico e moderno, ci si distaccò dalla concezione settecentesca del viaggio in Italia inteso come un Grand Tour nella classicità e si iniziò a concepire il viaggio come strumento di conoscenza dei luoghi, dei popoli e delle tradizioni del presente.
Leggendo quindi le pagine dei diari di viaggio e i resoconti di grandi viaggiatori e intellettuali provenienti da ogni parte d'Europa, ci si rende conto che più d'uno decide di uscire dai confini di Roma, per affrontare l'avventurosa scoperta della Campagna romana, delle zone collinari e montuose, descrivendo con sconcerto luoghi particolarmente selvaggi, rimanendo affascinati dalla serena visione di un lago o in contemplazione di un'opera d'arte.
Quasi tutti dunque viaggiarono nella campagna romana, spingendosi al di là del suo stretto confine, comprendente solitamente i Castelli Romani, fino a toccare quasi tutti i luoghi dell’attuale area metropolitana di Roma che, come descriveva lo storico medioevale, grande viaggiatore e sensibile osservatore del paesaggio italiano, Fernando Gregorovius, era suddivisa in parte interna e parte marittima.
Lo storico, in particolare, considerava herrlich (magnifica), la zona interna del territorio provinciale, quella che va dai Monti Prenestini ai Monti Tiburtini e Simbruini.
Attraverso una selezione significativa di volumi, fotografie, film, corredata da letture on line, vengono suggeriti itinerari che riconducono anche a documentari e opere cinematografiche in cui hanno trovato evocazione luoghi storico-artistici, feste, tradizioni, costumi così unici e incantevoli da poter comporre un'originale mappa di viaggio nel territorio.
I materiali multimediali della mostra, per ora virtuale ma che verranno collocati nella sezione ”Narrare il territorio” della Biblioteca, consentono il recupero, quindi, alla visione del pubblico di pagine, versi e immagini per lo più ancora poco conosciuti, che invitano alla scoperta e/o riscoperta dei luoghi del territorio metropolitano.
I percorsi della mostra multimediale.
Da Goethe, nel Viaggio in Italia, a Henry James nel volumetto Le ore italiane, fino ad Emile Zola nel Diario italiano, il paesaggio , la natura, l’arte, del territorio della provincia di Roma, ammirati durante il viaggio, vengono descritti per quanto essi suscitano nell’animo, nei sentimenti e le suggestive pagine dei diari, dei resoconti, delle corrispondenze epistolari, riuscendo ad evocare le stesse immagini e sensazioni che i pittori, con colori e pennelli, sanno rendere nelle loro opere.
Attraversato dal Tevere e dall’Aniene, il territorio alterna zone verdi pianeggianti a fasce collinari vulcaniche, i cui crateri sono diventati laghi.
Sulle catene montuose appenniniche e preappenniniche troviamo arroccati antichi borghi, che conservano con tenacia, la memoria di epoche passate. Lungo la costa, chilometri di spiaggia bassa e sabbiosa si susseguono, con l’eccezione della zona rocciosa di Capo Linaro; le acque del mare ci parlano ancora di storia, di storie: vicende realmente accadute e … lontane leggende.
Parchi, riserve naturali, oasi e aree protette preservano il patrimonio arboreo e faunistico, purtroppo solo un ricordo dell'immensa selva che era il Lazio antico, quando sulle sue coste approdò Enea.
I Musei, le Biblioteche, gli Archivi del territorio metropolitano conservano le opere d’arte, i volumi e i documenti che rappresentano la storia e la memoria dei luoghi e dei popoli del passato, per valorizzarli e consentirne la fruizione alle generazioni presenti e future.
In un suggestivo intreccio tra opere, immagini, stampe, risorse digitali del territorio, la Biblioteca propone una scelta di brani tratti da diari e resoconti di viaggio, poesie, in cui siano raccontati, descritti o menzionati i paesi e le città del nostro territorio, per comprendere l’ispirazione che ha guidato alcuni grandi autori dell’Ottocento e del Novecento attraverso le nostre campagne, le nostre spiagge, il nostro mare, i nostri borghi, per riviverne le emozioni e accoglierne le suggestioni; perché le case, le strade, le stazioni, i monti, quando vengono raccontati, diventano un patrimonio culturale e ambientale da valorizzare, anche attraverso la condivisione e la diffusione dei testi.
Molti grandi scrittori stranieri, come Virginia Woolf, David Herbert Lawrence, hanno posato lo sguardo sulla costa, da Civitavecchia a Nettuno; altri, come Michel De Montaigne hanno lasciato ricordi toccanti della zona a nord-est della Capitale, fino al Monte Soratte, l’area Sabina è stata menzionata e narrata da Chateaubriand, la Valle dell’Aniene, amata e descritta da una nutrita colonia di artisti russi; a Tivoli si posa la profonda prosa al femminile di Margherite Yourcenair, l’area prenestina è stata amata e descritta da Ferdinand Gregorovius. Infine, l’area dei Castelli Romani, apprezzata e amata in ogni tempo, è stata narrata da George Sand, Goethe, Dickens e Montesquieu e ammirata anche da Henry James.
Dall’elenco sottostante è possibile accedere alla pagina dedicata a ciascun autore; oltre a una breve introduzione al brano selezionato, un link consente la fruizione di e-book, audio libri, letture ad alta voce, film, quando presenti sul catalogo collettivo o sul web.
Immagini:
Vincenzo Giovannini, Pascolo nelle paludi, in De Rosa P.A., Trastulli P.E., Vincenzo Giovannini (1817-1903). Dipinti di Roma e Campagna. Edizioni Studio Ottocento, Roma 2002, fig. 10 p. 72
BIBL CMRC IA 80
James Merigot, Cascade of Tivoli, in A select collection of views and ruins in Rome and its vicinity. Recently executed from drawings made upon the spot, Londra 1817-1819
BIBL CMRC INC II 44
Vincenzo Giovannini, Scorcio del Foro Romano, in De Rosa P.A., Trastulli P.E., Vincenzo Giovannini (1817-1903). Dipinti di Roma e Campagna. Edizioni Studio Ottocento, ROma 2002, fig. 23 p. 91
BIBL CMRC IA 80
James Merigot, Bridge near Vicovaro, in A select collection of views and ruins in Rome and its vicinity. Recently executed from drawings made upon the spot, Londra 1817-1819
BIBL CMRC INC II 44
Edward Lear, Bracciano, Castello Orsini, in Views in Rome and its environs, (1841), 25 tavole
BIBL CMRC INC II, 40
Edward Lear, Viale d’ingresso alla Villa Chigi di Castel Fusano, in Illustrated excursion in Italy, London, Thomas Mac Lean, 1846
BIBL CMRC INC II, 17
Risorse digitali:
- Grand Tour
- Video: Letture e suggestioni dal territorio metropolitano, a cura della Biblioteca Istituzionale e dell'Archivio Storico
I viaggiatori, i luoghi.
François Auguste René de Chateaubriand e la luce della Sabina
Charles Dickens in giro per i Castelli
Johann Wolfgang Goethe, Albano e Frascati
Ferdinand Gregorovius, Castel Gandolfo e Genazzano
David Herbert Lawrence e la Costa Etrusca (Ladispoli e Cerveteri)
Henry Wadsworth Longfellow e Ariccia
Michel de Montaigne e Castelnuovo di Porto
Virginia Woolf e Civitavecchia
Marguerite Yourcenar a Villa Adriana - Tivoli